Scopri le storie del CAI Lecco raccontate attraverso i documenti presenti nell’archivio storico

Parlare di archivi: i termini utili per parlare di un fondo archivistico
Prima di raccontare le vicende dell’archivio storico del CAI Lecco, è utile fare una premessa che spieghi i termini archivistici. Cos’è un archivio? Chi è il soggetto produttore? Cosa succede durante la vita di un fondo? Addentriamoci insieme nel mondo archivistico!

L’ordinamento dell’Archivio storico del CAI Lecco: intervista a Marco Lanzini
L’archivio del CAI Lecco è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante nel 2022 ed è stato ordinato e inventariato nei primi mesi del 2023. Ma in cosa consiste l’attività di ordinamento? Scopriamolo insieme all’archivista Marco Lanzini!

La storia del CAI Sezione di Lecco “Riccardo Cassin”
Nata nel 1874, l’attività del CAI Lecco è sempre stata molto intensa, come testimoniano i molti documenti conservati in archivio. Una storia di grandi imprese che hanno fatto degli scalatori lecchesi i protagonisti dell’alpinismo italiano e non solo.

La conquista della parete Ovest dell’Jirishanca
La parete Ovest del “Becco del Colibrì” – con i suoi mille metri di ghiaccio, una pendenza costante fra i 70 e 75 gradi e il difficile accesso a causa del labirinto di seracchi – aveva da sempre scoraggiato gli alpinisti ad affrontarla. Nessuno aveva osato avvicinarsi a quell’immenso “mostro”. Nessuno, tranne i Ragni, pronti a cambiare la storia.
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Jirishanca: il racconto dal diario di Riccardo Cassin
La conquista dell’ancora inviolata parete Ovest dell’Jirishanca raccontata attraverso le pagine del diario di Riccardo Cassin, che con passione descrive momenti positivi e negativi della Spedizione lecchese. Un racconto che ripercorre passo a passo la sofferta conquista della vetta, resa possibile grazie alla collaborazione dell’intera squadra.
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Un lecchese sul Grappa: la lettera di Luigi Mira
La lettera pubblicata è stata scritta da Luigi Mira nel 1918 e racconta la tragica salita ai Solaroli, sul Monte Grappa, negli ultimi giorni di Guerra.
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Il Bivacco Alfredo Redaelli
Il Bivacco Alfredo Redaelli si trova sul Pizzo Badile, in Valmasimo, e con le sue pareti giallo sgargiante ha dato rifugio a moltissimi alpinisti. Voluto dalla famiglia Redaelli nel 1966, è stato inaugurato solo nel 1970, dopo quattro anni di difficoltà e imprevisti.