I personaggi che hanno contribuito a rendere alto il valore dell’alpinismo lecchese, trascinando i gruppi verso imprese sempre più ambiziose.
Antonio Stoppani
Padre della Geologia e della Paleontologia e autore del libro Il bel paese, nacque a Lecco nel 1824. Ordinato sacerdote nel 1848, insegnò geologia dal 1861 oltre che essere un appassionato alpinista.
Giovanni Pozzi
Primo Presidente del CAI Lecco, fu molto importante nella società sia come alpinista che come medico, studioso e uomo di cultura. Scrisse Guida delle Prealpi di Lecco e Cenni storici di Lecco e Barra.
Mario Cermenati
Da sempre appassionato di natura, Mario Cermenati fondò i musei civici di Lecco approfondendo l’opera di Leonardo Da Vinci. Il suo amore per la montagna lo portò alla presidenza del CAI Lecco nel 1889.
Riccardo Cassin
Di origine friuliana si trasferì molto giovane a Lecco, dove si avvicinò presto alla montagna. Membro onorario del CAI e parte dei Ragni di Lecco, Riccardo Cassin è stato un importantissimo alpinista.
Carlo Mauri
Membro dei Ragni di Lecco, prese parte ad importanti spedizioni compiendo anche prime ascensioni come quella sulla Parete Ovest di Lavaredo insieme a Walter Bonatti.
Casimiro Ferrari
“Miro” fece parte dei Maglioni Rossi e partecipò alla spedizione in Patagonia che lo vide vincitore del Cerro Torre insieme ai compagni, un esperienza che segnò la sua carriera successiva.
Mario dell’Oro
Mario dell’Oro, anche detto “Il Boga”, nonostante la sua esile corporatura si rivelò un bravo alpinista fin dalle prime ascensioni nel territorio lecchese insieme al gruppo riunito intorno a Cassin.
Ginetto Esposito
Gino Esposito (a destra) conquistò insieme a Ratti e Cassin la parete Nord-Est del Badile. Sempre al fianco di Cassin e Ugo Tizzoni vinse la Punta Walker delle Grandes Jorasses nel 1938.
Vittorio Ratti
Nel 1935 affiancò Cassin sulla parete nord della Cima Ovest di Lavaredo, segnando una nuova via che prenderà il loro nome. Morì da partigiano nella battaglia per liberare la città di Lecco nel 1945, all’età di 29 anni.