Dalle prime esplorazioni sulle montagne locali, gli alpinisti lecchesi hanno presto guardato alle Alpi per poi superare i confini nazionali. Scopri alcune delle più importanti spedizioni raccontate dall’archivio storico!
Gasherbrum IV
Himalaya, 1958
La conquista del Gasherbrum IV, con i suoi 7980 metri di altitudine, segnò un importante progresso nella strategia e nella tecnica alpinistica della conquista dei giganti himalayani. La spedizione fu guidata da Riccardo Cassin e parteciparono all’impresa anche Walter Bonatti e Carlo Mauri.
Mount McKinley
Alaska, 1961
Nell’estate del 1961 il C.A.I. di Lecco organizzò la spedizione per la conquista del Mount McKinley, il cui lato sud era ancora inviolato. La montagna più alta del nord America (6194 metri di altitudine), cedette ai lecchesi per la sua parete più difficile, con oltre 4000 metri di pendii di ghiaccio e difficili fasce rocciose.
Cerro Torre
Patagonia, 1974
ll 13 gennaio 1974 le cordate composte da Casimiro Ferrari, Mariolino Conti, Daniele Chiappa e Pino Negri sono i maglioni Rossi che, dopo due mesi di isolamento in condizioni climatiche estreme, riescono a vincere, per la prima volta nella storia, l’impressionante parete Ovest del Cerro Torre.
Jirishanca
Cordillera Peruviana, 1969
La parete Ovest del “Becco del Colibrì” – con i suoi mille metri di ghiaccio, una pendenza costante fra i 70 e 75 gradi e il difficile accesso a causa del labirinto di seracchi – aveva da sempre scoraggiato gli alpinisti ad affrontarla. Nessuno aveva osato avvicinarsi a quell’immenso “mostro”. Nessuno, tranne i Ragni, pronti a cambiare la storia.