Dalle prime esplorazioni sulle montagne locali, gli alpinisti lecchesi hanno presto guardato alle Alpi per poi superare i confini nazionali. Scopri alcune delle più importanti spedizioni raccontate dall’archivio storico!

Gasherbrum IV
Himalaya, 1958

Mount McKinley
Alaska, 1961
Nell’estate del 1961 il C.A.I. di Lecco organizzò la spedizione per la conquista del Mount McKinley, il cui lato sud era ancora inviolato. La montagna più alta del nord America (6194 metri di altitudine), cedette ai lecchesi per la sua parete più difficile, con oltre 4000 metri di pendii di ghiaccio e difficili fasce rocciose.

Cerro Torre
Patagonia, 1974

Jirishanca
Cordillera Peruviana, 1969
La parete Ovest del “Becco del Colibrì” – con i suoi mille metri di ghiaccio, una pendenza costante fra i 70 e 75 gradi e il difficile accesso a causa del labirinto di seracchi – aveva da sempre scoraggiato gli alpinisti ad affrontarla. Nessuno aveva osato avvicinarsi a quell’immenso “mostro”. Nessuno, tranne i Ragni, pronti a cambiare la storia.

Lothsè Shar
Himalaya, 1981

Cho Oyu
Himalaya, 1988
